Il viaggio dell’eroe è un modello codificato da Christopher Vogler sulla base degli studi di John Campbell che aiuta a strutturare e generare infinite storie. Secondo Vogler, ogni narrazione ha una struttura semplice: un eroe attraversa una serie di difficoltà da cui emerge trasformato o con una ricompensa: si tratta fondamentalmente di una storia di trasformazione. Come può essere utile in un’azienda una teoria nata nell’ambito degli studi sui miti e sugli archetipi e che poi ha aiutato scrittori e sceneggiatori a comporre le loro narrazioni?
LO STORYTELLING
Innanzitutto lo schema di Vogler è interessante in azienda perché è particolarmente efficace nella comunicazione. In effetti, quando si vogliono convincere le persone a comprare il nostro prodotto, comportarsi in modo diverso o adottare una nuova procedura risulta migliore un metodo basato sulla narrazione secondo il viaggio dell’eroe perché fa risuonare schemi psicologici universali e innati nell’essere umano. Chi è l’eroe che compie il viaggio? In realtà è il pubblico, che deve cambiare o accettare una nuova visione o un nuovo prodotto e cambiare costa fatica. Il viaggio richiederà sicuramente un impegno, ma c’è la promessa di un futuro migliore: le cose andranno meglio perché il pubblico avrà dei vantaggi e risolverà i problemi attuali. Se accetterà di “partire” e adottare la prospettiva di chi propone la novità, tornerà trasformato e il suo mondo raggiungerà un nuovo livello, più elevato e migliore.
GLI ARCHETIPI DEL VIAGGIO IN AZIENDA
Il viaggio dell’eroe prevede alcuni archetipi fondamentali, che possono essere riconosciuti nei propri soci, colleghi o collaboratori:
- il mentore: colui che guida l’eroe, lo istruisce, lo convince a proseguire nell’impresa e gli pone davanti delle prove da superare per allenarlo. Potremmo ritrovarlo in un capo brillante oppure in un collega più senior
- il guardiano della soglia: colui che mette alla prova l’eroe, testandone la volontà, la forza e la resilienza. Potrebbe apparire come un nemico, ma in realtà è un passaggio obbligato verso la sua crescita. Qualunque collega o superiore che ci affidi compiti difficili o difficoltà da risolvere potrebbe essere visto non come una persona ostile ma come qualcuno che ci sta facendo progredire
- il messaggero: colui che annuncia l’inizio di una nuova avventura. Potrebbe essere un capo che ci coinvolge in un nuovo progetto o un fornitore che richiede una modifica
- l’antagonista: colui che mette definitivamente l’eroe in pericolo. Vogler in realtà suggerisce che anche gli antagonisti più perfidi abbiano un loro viaggio e suggerisce di vedere la storia anche dal loro punto di vista. La maggior parte delle volte gli antagonisti siamo noi stessi, quando ci facciamo prendere dalla paura, dall’ansia o ci autosabotiamo.
Non bisogna dimenticare che il viaggio dell’eroe non è solo applicabile alle persone ma anche alle aziende stesse: il concetto di “chiamata” ad esempio è facilmente assimilabile alla mission o vision che il team o l’organizzazione stanno perseguendo. Anche le aziende hanno continui cicli, in cui magari la loro mission cambia o si evolve e il viaggio ricomincia di conseguenza.